Il dott. Massimiliano Giardina è specializzato nella prevenzione di tumori di ovaie e utero a Roma, Palermo, Caltanissetta, Castellammare del Golfo e provincia.
Nel dettaglio, presso i nostri studi, è possibile sottoporsi ad alcuni esami di laboratorio in grado di aiutare a diagnosticare precocemente i tumori dell'ovaio, della cervice uterina e dell'endometrio.
Ogni donna dovrebbe sottoporsi regolarmente e con cadenza annuale a una visita ginecologica anche in assenza di particolari sintomi: per prenotare un controllo o per richiedere informazioni sullo screening relativo alla prevenzione di tumori di ovaie e utero non esitare a contattarci.
Screening del tumore ovarico
La diagnosi dei tumori di ovaio e utero viene eseguita mediante l'esame pelvico, che comprende la visita ginecologica e la palpazione dell'addome.
Valutazione Clinica.
Nella valutazione clinica sono importanti l'età della paziente, le dimensioni e la consistenza delle ovaie.
In età fertile l'ovaio normale misura 3,5 cm. In menopausa l'ovaio va incontro ad atrofia, esso misura 2 cm e in menopausa tardiva meno di 2 cm. Se quindi un ovaio palpabile in donna fertile è un ovaio normale, esso rappresenta un tumore dell'ovaio in una donna in post menopausa non necessariamente maligno ma mai disfunzionale. Pertanto in età menopausale e post-menopausale la presenza di un ovaio palpabile è presuntivamente una neoplasia, così come in età fertile un ovaio di diametro superiore a 3,5 cm e di consistenza solida. In questi casi è necessario un accertamento più fine.
Esami Utili.
L'ecografia transaddominale o meglio transvaginale è molto utile, talvolta combinata con il dosaggio del CA 125, un marcatore serico i cui valori possono però essere elevati in molte situazioni sia tumorali ginecologiche e non ginecologiche, sia in patologie non neoplastiche come epatopatie croniche, pancreatite.
Oltre all'ecografia, vengono utilizzate la TAC addome, il clisma opaco con bario e la risonanza magnetica con lo scopo di verificare la diffusione del tumore e la presenza di eventuali metastasi nel cavo addominale. In linea generale, come detto in precedenza, l'esame pelvico, la determinazione del livello del CA 125 e l'ecografia transvaginale offrono qualche possibilità di una diagnosi precoce del carcinoma ovarico, che però non dà sufficienti garanzie da essere esteso come screening su tutta la popolazione femminile.
Questo approccio è consigliabile nel piccolo numero di soggetti con cancro dell'ovaio di tipo familiare e va eseguito ogni sei mesi a partire dall'età di 30-35 anni.
Screening del tumore endometriale
Per quanto riguarda il tumore dell'endometrio, la diagnosi viene eseguita il più delle volte tramite un'ecografia per poi essere confermata da una biopsia (prelievo di tessuto endometriale attraverso la vagina da esaminare al microscopio).
Solitamente la biopsia endometriale si effettua in ambulatorio, ma può talvolta rendersi necessario un intervento sotto anestesia oppure l'utilizzo di una sonda a ultrasuoni.
La diagnosi del tumore endometriale
Il carcinoma del'endometrio colpisce il rivestimento interno dell'utero, e quindi non può essere identificato col Pap test. Se si presentano sintomi come sanguinamenti e dolori addominali, il ginecologo procederà inizialmente con un'ecografia, quindi cercherà di esaminare le cellule della mucosa uterina.
Le tecniche per fare ciò sono due:
la biopsia endometriale che consiste nell'introdurre uno strumento flessibile all'interno dell'utero attraverso la vagina e quindi prelevare (con un semplice grattamento) piccole quantità di tessuto che vengono aspirate attraverso il tubo dello strumento ed esaminate al microscopio.